FABIO GIMIGNANI
LE STORIE
Sono nato a Firenze nel 1965.
Gli anni sessanta erano roba strana: una cosa dove c'era già la televisione, ma il computer lo vedevi solo nei film di fantascienza, e di solito era talmente pieno di tubi che assomigliava più a una cucina economica che a un elaboratore di dati.
Gli anni settanta e ottanta li ho trascorsi studiando... dai, diciamo che li ho trascorsi a scuola, riuscendo ad assorbire tutte le esalazioni provenienti da subculture più o meno striscianti come il movimento Punk e quello HeavyMetal, transitando attraverso i territori nebulosi del Weird e dell'Horror guidato da personaggioni come Howie Lovecraft ed Eddie Poe.
Ho lavorato fin da giovanissimo nel campo della Comunicazione, prima come grafico (quando ancora non faceva figo dire "designer") e poi come creativo, cimentandomi sempre più spesso con quella scrittura che successivamente sarebbe stata definita "persuasiva" e misurandomi con realtà commerciali di respiro internazionale riuscendo addirittura ad uscirne vivo. O quasi.
E poi ho scelto.
Ho scelto di seguire ancora una volta il fottuto Bianconiglio dentro quella tana stretta, buia e puzzolente, trattenendo il fiato fino a sbucare nel mondo dell'Editoria, dove quando si scrive lo si fa per se stessi e per il piacere di affascinare il lettore; dove le parole hanno veramente un significato, in quanto cristallizzazione di sogni covati per anni e decenni nel "mondo di qua"; dove ti guardi intorno e capisci che è valsa la pena di sbucciarti gomiti e ginocchia per inseguire quel maledetto roditore pallido.
Pubblico per lavoro e scrivo per piacere. O viceversa, non ricordo bene.
Ma l'importante e che faccio entrambe le cose dando sempre tutto me stesso, con l'entusiasmo e l'emozione provati digitando il primo carattere della prima pagina del primo racconto.
E ho ancora tanto da scrivere. Così tanto che prima o poi dovrò decidermi a tenere sotto controllo i trigliceridi!
I DISEGNI
GIANNI GIUDICI
Io invece sono nato a Siena nel 1968.
Gli anni delle contestazioni studentesche, delle lotte armate, di ideologie politiche da cambiare, insomma roba da far venire i brividi, adrenalina a secchiate, ma io viaggiavo solo a biberon di latte e Plasmon e di tutto questo baccano non me ne sono accorto.
Poi ho mangiato patate lesse, fritte e crude fino a 10 anni e tanti bastoncini Findus che avevano dentro i pirati colorati in plastica termoformata, con il piedistallo che si piegava per farli stare in piedi ma a me piacevano i bastoncini, m’portassai de’ pirati! La sera, dopo cena, già pigiamato, aspettavo la Orsomando, in quel piccolo televisore in bianco e nero che stava sul mobile di cucina, che annuncisse i programmi della serata, Carosello e a nanna.
Un bel po’ di anni dopo fra un Topolino, uno Skorpio e un Alan Ford ho iniziato a disegnare. Mi piaceva da morire e infatti ho fatto Ragioneria e tre anni di Scienze Economiche e Bancarie. Dopo tre volte che provavo l’esame di Matematica, che riconsegnavo senza neanche le mie impronte digitali sopra, una matita si è accesa in me. Si è appuntata in me.
Ho iniziato a disegnare insegne, poi volantini, manifesti, cataloghi e marchi. Che soddisfazione! Quello che volevo fare da sempre; il Grafico Pubblicitario e sono rimasto quello anche quando il mondo si è riempito di Graphic Designer. Ho fatto la Comics e ho imbrattato risme di carta con scarabocchi, mostri, prove, fino a disegnare paesaggi, uomini e donne, più donne. Ho fatto una commistione di grafica e disegno. Non so fare le foto, neanche i siti web, non ho mai amato i tuttologi e per questo sono grafico e lo rimarrò anche quando il grafico un giorno passerà sotto l’asse delle X.
Nel frattempo mi diverto ogni giorno a disegnare, graficare, creare, sbagliare, rifare e andare in tipografia, in cartotecnica, in serigrafia a controllare che tutti i lavori siano perfetti. Sto lavorando a due Graphic Novel (queste vanno chiamate così). Insomma ogni giorno è una nuova sfida. Poi passa Fabio davanti la mia scrivania con un’idea geniale e quindi prendo un foglio bianco, matita e via per nuove avventure! A fine serata però aperitivo, stuzzichini e noccioline (le noccioline le mangia tutte Fabio ecco perché poi i Trigliceridi…)